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TEDx e FUORI TEDx Caltanissetta: entusiasmo e coinvolgimento alla prima edizione nissena

Caltanissetta si é messa al pari di numerose città italiane dimostrando di saper ascoltare, crescere e mettersi in discussione

Data :

15 dicembre 2025

TEDx e FUORI TEDx Caltanissetta: entusiasmo e coinvolgimento alla prima edizione nissena
Municipium

Descrizione

Caltanissetta si é messa al pari di numerose città italiane. Ha dimostrato di saper ascoltare, di voler crescere, di essere pronta a mettersi in discussione. La prima edizione di TEDxCaltanissetta e FUORI TEDx patrocinata dal Comune di Caltanissetta e ProLoco Caltanissetta è stata un successo.

Cosa è successo al TEDx?

Il teatro era pieno, nei limiti consentiti per una prima edizione che ha scelto la misura e la responsabilità prima di ogni altra cosa. E dentro quella sala si respirava attenzione. Non l’entusiasmo rumoroso degli eventi costruiti per stupire, ma il silenzio concentrato di chi sente che qualcosa lo riguarda davvero. I talk hanno toccato corde profonde, alcuni con delicatezza, altri con forza, tutti con onestà. C’era chi si è commosso, chi ha preso appunti, chi è rimasto immobile a guardare il palco come si guarda uno specchio.

Un ruolo centrale lo hanno avuto i ragazzi delle scuole. Presenti fisicamente in teatro e, soprattutto, collegati virtualmente nelle classi grazie alla diretta. Non spettatori passivi, ma destinatari consapevoli. Giovani che non si sono limitati ad ascoltare, ma che hanno iniziato a fare domande, a immaginare possibilità, a riconoscersi in storie che parlavano anche di loro.

Mariangela Galante, Licensee di questa edizione del TEDxCaltanissetta, racconta uno dei momenti più significativi a fine evento:
“Alla fine dell’evento, il rappresentante del liceo scientifico e quello del liceo classico si sono avvicinati ringraziandomi infinitamente per l’invito, e mi hanno chiesto di parlare con due degli speaker che li avevano colpiti di più perché vogliono ispirarsi a loro e creare un dialogo di crescita dal TEDx in poi. Questo significa che il TEDx ha funzionato alla perfezione. Questo era l’intento di questa prima edizione, questa è la risposta.”

In queste parole c’è il senso profondo di ciò che è accaduto. Non un applauso finale, ma un “e adesso?”. Non un evento che si chiude, ma un dialogo che comincia. È lì che TEDxCaltanissetta ha trovato la sua misura: nella continuità, nel desiderio di andare oltre il palco.

La musica ha accompagnato e amplificato le emozioni grazie al coro Diapasong, presenza viva, per nulla ornamentale. Le voci hanno attraversato la sala come un filo comune, ricordando che le idee non sono solo pensieri, ma anche vibrazioni condivise.

Dietro le quinte, un team affiatato, competente, profondamente appassionato. Persone diverse per età e percorsi, unite da una visione chiara e da una dedizione che si percepiva in ogni dettaglio. A guidare gli speaker, Gabriele Altobelli, capace di accompagnare senza sovrapporsi, di valorizzare senza forzare, di portare ciascuno alla propria verità.

L’evento è stato patrocinato dal Comune, segno di un’istituzione che sceglie di sostenere la cultura e il pensiero contemporaneo. E poi i partner, numerosi, concreti, presenti. Hanno creduto in un’idea quando era ancora una promessa, dimostrando che fare rete è possibile anche in territori spesso raccontati solo per ciò che manca.

La presentazione di Donatello Polizzi e il supporto tecnico della squadra MT service hanno attribuito all’evento un posizionamento ad alti livelli.

TEDxCaltanissetta nasce così: non come un punto di arrivo, ma come un primo passo fatto bene. Con rispetto, con cura, con coraggio. E se questa prima edizione ha lasciato qualcosa, è la sensazione che da qui in poi nulla debba per forza restare uguale.

E che anche da Caltanissetta possano partire domande capaci di fare strada, segnando questa strada con una nuova X, ruotando il punto di vista, camminando restituendo, nutrendo il cervello e non solo il corpo, immaginando fiumi di acqua che si muovono come corpi, vivendo una vita lenta, calma, facendo innovazione concreta, contribuendo ad una visione che non è mero sogno ma che, dati alla mano, può diventare realtà.

 Cosa è successo al FUORI TEDx?

Dopo un’intensa e molto apprezzata mattinata, durante la quale i relatori hanno intrattenuto il pubblico presente al Teatro Margherita di Caltanissetta raccontando di come fosse scoccata la scintilla che li ha portati a “divergere” dalla routine per far brillare le rispettive aspirazioni e passioni, il TEDx Caltanissetta è proseguito con due importanti eventi Fuori salone.

Alle 15.30, nell’InfoPoint della ProLoco Caltanissetta, in Corso Umberto, è stato allestito un BookCorner e a seguire alle 19.00, a Palazzo Moncada, la giornata si è conclusa con un Live Painting e MusicCorner.

Se “Restituire” è stata la parola chiave che ha avvolto tutta la manifestazione nissena, “Recupero dei valori” è stata quella del BookCorner

Un dialogo a staffetta che ha coinvolto 8 autori che si sono alternati in una chiacchierata moderata dalla giornalista Marcella Sardo.

Hanno presentato le proprie opere letterarie Maria Di Marco, Giuseppe Li Vigni, Antonio Sedita, Mariangela Galante, Alfonso D’Ambrosio, Luca Miccichè, Diego Brus e Marco Fasciana.

Nonostante gli autori abbiano trattato tematiche molto diverse tra loro e si siano orientati su differenti generi letterari, spaziando dal romanzo al racconto esperienziale, dalla ricerca storiografica al manuale fino alla riflessione critica, si potevano tracciare alcuni fili conduttori universali.

Si è parlato di “lentezza”, “riflessione” da applicare alla cura di sé stessi, all’attenzione al proprio benessere fisico e mentale, alla riscoperta dei valori, alla ponderazione delle priorità, allo sviluppo dell’empatia, e alla partecipazione civica.

“Rigenerare”, dunque, l’essenza della propria anima ma anche quella della società che ci circonda per creare un luogo più inclusivo e nel quale ciascuno può far emergere le proprie potenzialità a beneficio di se stesso e del contesto in cui è inserito.

Leggendo questo filo conduttore l’organizzazione del TEDx Caltanissetta, non poteva ricadere in un migliore periodo dell’anno ed è per questo che l’amministrazione comunale ha accolto immediatamente la proposta mettendo a disposizione i propri spazi e risorse inserendo il Salone all’interno del calendario degli eventi di “Caltanissetta città del Natale”. Il TEDx e FUORI TEDx hanno invitato le persone a immaginare un luogo migliore e impegnarsi per realizzare quell’Epifania.

Il successo del BookCorner è stato dettato soprattutto dal clima accogliente e colloquiale che si è instaurato nella sala dedicata. Proprio come è avvenuto la mattina, anche nel pomeriggio ciascun autore si è messo a nudo raccontando le motivazioni che l’hanno spinto a mettere, “nero su bianco” una storia o una competenza professionale.

Maria Di Marco, nel suo “Storia di una cicatrice”, ha aperto le porte della sua vita personale e familiare raccontando, con coraggio, la sua esperienza di vita come genitore e la scelta di partorire un figlio al quale, già prima di nascere, è stata diagnosticata una malformazione cardiaca congenita gravissima. Una storia nella quale, con coraggio, l’autrice affronta una questione morale ed etica e spiega come la Fede possa diventare la bussola grazie alla quale orientarsi.

Giuseppe Li Vigni, nel suo “Cos’è successo domani” racconta le molteplici sfaccettature dell’essere umano e di come, da un fatto comune, possano derivare reazioni differenti. Un invito a guardare il tempo non come una linea ma come un eterno divenire nel quale il presente si sussegue velocemente trasformando “l’oggi” in “domani”.

Antonio Sedita, con “Il segreto del corpo perfetto | Biohacking e nutrizione avanzata” offre al lettore un manuale che aiuta ogni individuo a modificare il proprio stile di vita prendendosi cura del proprio corpo fisico ma, al contempo, dando spazio al benessere mentale. Regole, prassi e strategie che possono essere applicate, come routine quotidiana, a qualsiasi età e a prescindere dalle attività professionali o personali svolte.

Mariangela Galante con “Ma tu che lavoro fai? Storia di una partita iva ironica e divertita” racconta l’esperienza che accomuna la sua generazione e la scelta, consapevole e a volta casuale, di non cercare il “Posto fisso” ma lanciarsi nell’imprevedibilità di un mondo professionale costruito su misura alle sue esigenze e aspettative. Ciò che emerge è la storia di una freelance multitasking capace di stringere i giusti compromessi tra vita professionale e personale ed essere, al contempo, felice e appagata.

Alfonso D’Ambrosio in “La scuola che sogniamo” ha presentato la propria esperienza professionale in veste di dirigente scolastico mettendo in luce, da buon docente, criticità e punti di forza. Una storia che accomuna molte realtà italiane sottolineando come una scuola efficace è quella percepita come un laboratorio nel quale alunni, docenti e territorio siano capaci di cooperare per creare un’atmosfera nella quale coltivare fiducia, speranze e aspettative.

Marco Fasciana con “La città che non si vuole: Caltanissetta e il paradosso dell'altrove” ha tracciato una riflessione critica sulla società che lo circonda. Lo smarrimento culturale che genera povertà economica, la frammentazione sociale il distacco dalla politica e la sfiducia nelle istituzioni. Un groviglio dal quale poterne uscire soltanto se si accetta di proporsi come traduttori del cambiamento, valorizzare le buone prassi e suggerire critiche purché costruttive e concrete.

Luca Miccichè in “Oltre il tempo | Donne e uomini che hanno segnato l’identità di una città” ha voluto accendere i riflettori su alcune figure nissene che, proprio come recita l’espressione latina “Nemo propheta in patria”, ancora oggi non hanno il giusto riconoscimento dei propri concittadini. Un invito a riscoprire le radici della propria terra e dei propri antenati per poter capire la grandezza del passato e lasciarsi ispirare dalle menti illustri.

Diego Brus inIntanto ti calmi” invia a curare il benessere mentale e la salute interiore come presupposto per uno stile di vita sano. L’autore, ben lontano dal voler essere un cattedratico manuale, desidera raccontare la propria esperienza di vita e di come la scelta di “rallentare” dai ritmi frenetici imposti dalla quotidianità, consente di assaporare ciò che si sta vivendo.

Dopo questo intenso pomeriggio ricco di libri e di nuove storie, al MusicCorner del Fuori TEDx si è vissuto uno dei momenti più intensi e suggestivi dell’intera giornata, quando Paolo Amico ha completato un’opera stupenda sotto gli occhi del pubblico, trasformando il gesto artistico in una vera e propria performance dal vivo. La sua tecnica unica del Biro Realismo, carica di espressività e significato, dialogava in modo naturale con le sonorità raffinate dei Vaimò Acoustic Duo, che hanno accompagnato la creazione dell’opera con un tappeto musicale intimo ed evocativo, capace di amplificare ogni emozione. Arte e musica si sono così fuse in un unico linguaggio, dando vita a un’esperienza immersiva e coinvolgente, resa ancora più potente dalla splendida cornice di Palazzo Moncada, location suggestiva e ricca di storia, già sede di numerose mostre e iniziative culturali di rilievo. In questo contesto carico di fascino, il MusicCorner è diventato un punto d’incontro tra creatività, sperimentazione e bellezza, incarnando perfettamente lo spirito del FuoriTEDx e lasciando nel pubblico il ricordo di un istante autentico in cui le arti hanno saputo parlarsi senza bisogno di parole.

Si conclude così una giornata piena, intensa e molto partecipata.

A margine dell’evento, gli organizzatori del TEDx hanno dichiarato: «Il FuoriTEDx ha funzionato perché è riuscito a portare le idee fuori dal palco, trasformandole in esperienze da vivere e condividere. Volevamo creare spazi in cui le persone potessero incontrarsi, emozionarsi e riconoscersi nell’arte, nella musica e nella creatività del territorio». Proprio questa capacità di connettere linguaggi diversi, coinvolgere il pubblico in modo attivo e valorizzare luoghi simbolici come Palazzo Moncada ha reso il Fuori TEDx un successo, dimostrando come la contaminazione tra discipline e la partecipazione diretta siano la chiave per costruire una cultura viva, accessibile e profondamente sentita.

Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2025, 17:57

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