Biblioteca Comunale Scarabelli

Storica biblioteca di Caltanissetta
Indirizzo Via Gravina, 88, 93100 Caltanissetta CL, Italia
Punti di contatto
Cap 93100
Modalità di accesso

Biblioteca aperta a tutti, con ingresso agevolato per persone portatrici di disabilità 

Orario di apertura al pubblico:

  • da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 9:00 alle ore 13:00
  • da LUNEDÌ a GIOVEDÌ dalle ore 15:30 alle ore 18:00

La biblioteca comunale “Luciano Scarabelli”, o più semplicemente biblioteca Scarabelli, è la storica biblioteca di Caltanissetta fondata nel 1862 e ospitata nei locali dell’ex collegio dei Gesuiti.

La biblioteca, fondata su numerosi lasciti di collezioni di volumi, è intitolata al filologo Luciano Scarabelli il quale operò negli anni con cospicue donazioni che si sommarono ai preziosi volumi requisiti per decreto ai vari ordini religiosi presenti sul territorio prima dell’unità d’Italia.

I personaggi che in epoche e per motivi diversi contribuirono in modo precipuo a rendere preziosa e culturalmente importante la biblioteca furono: il frate priore cappuccino Girolamo Maria al secolo Pietro Guadagno di Caltanissetta, il prefetto Domenico Marco d’Ivrea, il prof. Luciano Scarabelli, piacentino, e il bibliotecario nisseno Calogero Manasia.

La biblioteca comunale vanta un importante patrimonio comprendente 142.166 volumi, riviste e 281 manoscritti (anno 2013). Possiede inoltre una collezione sopravvissuta di opere storiche costituenti il fondo antico, tra cui 11 incunaboli di argomenti filosofici e religiosi del 1476-1496, 2 pergamene e più di mille preziose cinquecentine.

In omaggio all’illuminata generosità dello Scarabelli, si volle dedicare a lui il nome della Biblioteca il 12 maggio 1882.

Dopo l’arrivo di Garibaldi con la spedizione dei Mille in Sicilia fu il prodittatore Antonio Mordini, con il decreto n. 264 del 17 ottobre 1860 che diede inizio alla storia della Biblioteca Comunale a Caltanissetta.

La biblioteca fu istituita successivamente nel 1862 per volontà del Consiglio comunale; che successivamente con la deliberazione consiliare del 12 maggio 1882 n. 38 attribuirà riconoscente il nome della stessa allo studioso piacentino Scarabelli. Successivamente nell’anno 1862 l’avv. Domenico Marco d’Ivrea, primo illuminato prefetto postunitario di Caltanissetta, prese l’iniziativa di lanciare un appello pubblico a tutti gli ordini religiosi, enti pubblici, famiglie patrizie e professionisti, affinché donassero volumi per la costruenda biblioteca comunale di Caltanissetta.

Il servizio al pubblico della biblioteca iniziò nel 1888, grazie a un primo stanziamento da parte del comune e dopo l’attento e necessario lavoro di preparazione effettuato dal bibliotecario e sacerdote Calogero Manasia.

Il contributo più cospicuo e storicamente più pregevole venne da parte dei disciolti ordini religiosi. Infatti nel 1867, un decreto ministeriale assegna alla città il patrimonio librario degli ordini religiosi, presenti a Caltanissetta; per un totale di oltre 12 367 volumi.

Gli ordini che contribuirono con le proprie opere, sono stati per la gran parte i Frati cappuccini; poi quelli dei Riformati, di San Antonio di Santissima Maria degli Angeli, di San Francesco, dei Benedettini di Santa Flavia, degli Agostiniani scalzi, dei Fatebenefratelli, dei Domenicani e dei Gesuiti. La consegna dei volumi, eccezion fatta per quelli dei Gesuiti, avvenne in data 9 ottobre 1867.

I 1469 volumi dei Gesuiti furono acquisiti dal patrimonio della Biblioteca solo nel 1889, dopo essere stati scoperti casualmente in un sottotetto della chiesa di Sant’Agata al Collegio attigua ai locali della biblioteca. Lì erano stati nascosti, per evitare la confisca, prima della partenza dei gesuiti dalla città. Partenza avvenuta nel 1860, quando il 17 giugno Garibaldi con un editto espulse i Redentoristi e i Gesuiti a causa del loro attivo ruolo nella formazione superiore concessa in esclusiva al Re di Napoli.

I libri dei gesuiti furono consegnati alla città grazie al decreto prodittoriale del 1860, per intercessione dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione Boselli, che conosceva e apprezzava la biblioteca

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