Teatro Regina Margherita

Il teatro Margherita, venne ultimato nel 1873 ma già nel dicembre del 1859 il decurionato di Caltanissetta deliberava un indirizzo di ringraziamento a “Sua Maestà Sovrana” Francesco II
Indirizzo Corso Vittorio Emanuele II, 73, 93100 Caltanissetta CL, Italia
Punti di contatto
Cap 93100
Modalità di accesso

Acceso libero

Particolarmente utilizzato fino alla Seconda guerra mondiale contribuì a far fiorire un crescente fermento culturale nella capitale dello zolfo, anche grazie a rappresentazioni del calibro della Turandot e del Macbeth di Verdi. A seguito delle distruzioni della guerra e dell’incuria, negli anni settanta venne chiuso a causa della revoca dell’agibilità da parte della Commissione di vigilanza. Al termine di lunghi e accurati lavori di restauro, che hanno riguardato l’intera struttura del teatro e che si sono protratti per oltre 20 anni, nel 1997 la struttura è stata riaperta al pubblico.

Sono gli ultimi guizzi del Margherita, viene poi l’impiego massiccio nelle manifestazioni del regime, la prepotente ascesa del cinema sonoro come spettacolo di massa, la guerra, lo spezzonamento del tetto del palcoscenico, l’abbandono, l’ultima avventura con l’ultimo gestore che ne fa una scadente sala cinematografica, affitta l’atrio ad un bar, completa il degrado del locale fino a quando, il 3 marzo del 1970, la Commissione di vigilanza ne revoca l’agibilità.

Compito del restauro, iniziato coi fondi previsti dalla L.R. n. 48 del 28 novembre 1970, era quello di restituire il teatro alla sua normale utilizzazione, puntando per prima cosa, al riottenimento del permesso di agibilità. Bisognava dunque portarlo al rispetto delle norme dettate dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 16 del 15 febbraio 1951 e successive modifiche ed integrazioni; questo comportava il totale abbandono delle strutture lignee di sostegno del vecchio teatro e la sostituzione di esse con strutture inerti al fuoco. Tutte le strutture portanti del Margherita sono state quindi rifatte con conglomerato cementiizio armato, sia nelle parti di sostegno verticali che in quelle orizzontali. Si rese inoltre necessario rifare di sana pianta tutti gli impianti elettrici, tecnologici e le attrezzature scenotecniche, utilizzando tutto ciò che intanto era diventato dominio delle nuove tecnologie teatrali. Gli impianti quindi non sono stati soltanto rifatti, ma anche ammodernati e computerizzati.

Il teatro Margherita, tenuto conto di tutte le attrezzature di cui è dotato, nasce dunque non come un teatro destinato soltanto alla recezione di spettacoli di giro o comunque di provenienza esterna, ma come un teatro in grado di produrre spettacoli, cioè una entità economica e produttiva.

Per quanto riguarda le decorazioni, in particolare tutti i rivestimenti della sala, i parapetti dei palchi, le colonnine di sostegno, le cornici, i capitelli, l’arco armonico, le paraste del proscenio, anch’esse interamente in legno, dunque non riproponibili per il rispetto dell’attuale normativa antincendio, esse sono state rifatte con stucco di gesso misto a lana di roccia, la cui risposta, ai fini acustici, è molto simile a quella del legno.

Oggi il teatro, grazie ad una sinergia tra pubblico e privato, si propone con sempre nuovi cartelloni che possano accontentare il variegato pubblico nisseno.

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